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ATTENTI, INVASORI, AL LAGO GHIACCIATO!

Il 5 aprile dell’anno 1242 si combatté, al confine tra la Russia e l’Estonia, una battaglia destinata a diventare assai famosa: quella detta del Lago dei Ciuidi, tra un contingente di cavalieri dell’Ordine dei Portaspada affiancati da quelli dell’Ordine Teutonico, e uno schieramento di soldati, contadini e pescatori russi armati alla bisogna sotto la guida di Alexandr Nevskij: in gioco c’è la libertà politica e religiosa della Russia, minacciata dagli ex crociati che vogliono sradicare la fede ortodossa dai territori ad est del Baltico.

La vittoria arriderà, grazie ad una geniale manovra a tenaglia, al condottiero russo, destinato a diventare uno dei principali eroi nazionali del suo paese e ad essere esaltato a poco meno di sette secoli di distanza dal più grande regista dei primi decenni del cinema sovietico, quel Sergej Michajlovič Ėjzenštejn tanto stimato quanto parodiato (si pensi al nostro Fantozzi) per la sua indimenticabile “Corazzata Potëmkin”. Il film in questione, intitolato semplicemente “Alexandr Nevskij”, risale al 1938, e rappresenta un monito alla Germania nazista: chiunque abbia tentato di invadere la Russia – terra di pace e di fratellanza nel lavoro e nella semplicità – è destinato ad uscirne male. Lo aveva sperimentato un secolo prima Napoleone, e così era stato ancor prima per gli assalitori aizzati dall’odio anti-slavo della Curia romana. Come per l’imperatore dei Francesi, il clima e la conformazione dekl territorio sembrano sempre favorire le genti russe che lo abitano; anche nel caso dello scontro del 1242, il lago ghiacciato si rivelerà nemico dei cavalieri germanici, come dimostrano le scene eloquenti che si avvalgono anche dell’accompagnamento delle musiche di Sergej Sergeevič Prokof’ev. La pellicola di Ėjzenštejn ebbe riconoscimenti immediati sia in patria che all’estero, ed è stata oggetto di un restauro nel 1986.

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