Il filmato che proponiamo oggi è legato ad una canzone datata 1990 e firmato dalla band inglese dei Sigue Sigue Sputinick. Il pezzo è dedicato ad una delle più famose e discusse attrici americane degli anni Cinquanta, Jayne Mansfield, il sex symbol che in qualche modio rivaleggiò con Marylin Monroe e che – come la sua più famosa collega – perse la vita in circostanze non analoghe ma senz’altro drammatiche.

In realtà si chiamava Vera Jayne Palmer, ed era nata a Bryn Mawr il 19 aprile del 1933; e tuttavia è nota soprattutto per la sua morte, avvenuta in un incidente automobilistico, alla fine di giugno del 1967. In quel periodo la carriera dell’attrice stava conoscendo un momento di crisi, che era però compensata dal successo degli spettacoli con i quali si esibiva dal vivo nei night club, soprattutto nel sud degli Stati Uniti. La consuetudine di queste esibizioni era cominciata all’inizio di quello stesso decennio, nel periodo in cui la morte della Monroe avrebbe potuto garantirle una preminenza nel ruolo di vamp bionda del cinema americano; tale affermazione definitiva tuttavia non si ebbe effettivamente, e l’attività più redditizia divenne per la Mansfield quella legata agli spettacoli di cui sopra, nel corso dei quali era spesso affiancata dal secondo marito, il culturista ungherese Miklós Hargitay, che era stato Mister Universo nel 1955. E’ certo, in ogni caso, il fatto che l’attrice sia entrata nell’immaginario collettivo soprattutto per la fisicità prorompente evidenziata da tenute particolarmente provocanti che – a volte – provocavano incidenti dei quali la stampa scandalistica era particolarmente avida. L’episodio più noto risale al 1957, ed è relativo ad una serata mondana dedicata a Sophia Loren. In quell’occasione fu scattata una foto poi divulgatissima che ritraeva la diva italiana che osservava di sottecchi con un atteggiamento alquanto infastidito la collega americana alla quale era fuoriuscito un capezzolo dal vestito. Il clamore fu tale che il sarto della Mansfield – che curava anche il guardaroba di altre attrici, volle interrompere la fornitura di abiti a Jayne, considerata colpevole di non preoccuparsi troppo di evitare simili situazioni. Concluderemo ricordando che gli anni Novanta sono stati, in una certa misura, il decennio della riscoperta della Mansfield, ricordata anche dal gruppo punk Siouxsie and the Banshees con il singolo “Kiss them for me” (che riprende il titolo di uno dei più noti film interpretati dall’attrice, che recitò in quell’occasione sotto la regia di Stanley Donen ed al fianco di Cary Grant) e nel film di David Cronenberg “Crash”, del 1996, in cui i protagonisti sono ossessionati dall’idea di riprodurre gli incidenti stradali in cui persero la vita stelle del cinema come James Dean e – ovviamente – la stessa Mansfield.