Mi è venuto in mente, nei miei quotidiani dialoghi con le classi, che potrebbe essere utile fornire un elenco dei principali autori – gli “imprescindibili” – i cui nomi gli studenti che affrontano l’ultimo anno di liceo dovrebbero avere innanzi tutto familiari, sapendoli collocare in modo almeno accettabile nella giusta successione cronologica. Il resto – una sinteticissima definizione della loro personalità, la scelta, talvolta scontata, in altri casi forse sorprendente, di un unico testo di riferimento per ognuno di loro, le immagini, i filmati – è venuto come per gioco, ed ha finito per divertirmi molto. Ecco il risultato, in cui forse qualcuno un minuscolo contributo potrà trovare.
(N.B.: l’immagine “di copertina” che ho scelto per questo contributo è tratto da una scena del film che Franco Zeffirelli ricavò – piuttosto fedelmente – dall’Amleto shakespeariano. Si riferisce ad un momento in cui il principe danese – interpretato da Mel Gibson – comincia a fingere la pazzia assumendo strambi atteggiamenti in biblioteca, sapendosi osservato da Polonio; in particolare, appollaiato su di un alto scaffale, legge avidamente un libro da cui però strappa le pagine una ad una dopo che ha terminato di scorrerle. Al pedante consigliere che gli chiede cosa stia leggendo, Amleto risponde: “Parole, parole, parole”. Questo momento del capolavoro mi è sempre sembrato emblematico, o addirittura profetico del disagio dell’uomo moderno che non trova più risposte e certezze nell’auctoritas dei libri, come poteva accadere in epoche precedenti. D’altra parte, i due secoli che tocco in questo mio elenco rappresentano momenti di crescente diffusione del dubbio e del disorientamento, e Montale forse non parlava solo per se stesso quando scrisse: “Non chiederci la parola che squadri da ogni lato / l’animo nostro informe…”).