Archivio mensile:settembre 2013

Cicerone

Delitto e castigo ai tempi di Cicerone

Temeritas et libido et ignavia semper animum excruciant et semper sollicitant turbulentaeque sunt, sic improbitas, si cuius in mente consedit, hoc ipso, quod adest, turbulenta est; si vero molita quippiam est, quamvis occulte fecerit, numquam tamen id confidet fore semper occultum. Plerumque improborum facta primo suspicio insequitur, dein sermo atque fama, tum accusator, deinde iudex; multi etiam ipsi se indicaverunt. Quodsi qui satis contra hominum conscientiam saepti esse et muniti videntur, deorum numen horrent easque ipsas sollicitudines, quibus eorum animi noctesque diesque exeduntur, a diis immortalibus supplicii causa importari putant. Quae autem tanta ex improbis factis ad minuendas vitae molestias accessio potest fieri, quanta ad augeendas, cum conscientia factorum, tum poena legum odioque civium? Et tamen in quibusdam neque pecuniae modus est neque honoris neque imperii nec libidinum nec epularum nec reliquarum cupiditatum, quas nulla praeda umquam improbe parta minuit, sed potius inflammat, ut coercendi magis quam deducendi esse videantur. Continua a leggere

Storie di passaggi finiti male

Storie di passaggi finiti male

Gli anni ’70 sono passati alla storia per tanti motivi, tra cui non va dimenticata la cosiddetta “rivoluzione sessuale”. Già dalla fine del decennio precedente, infatti, nel mondo occidentale era iniziato un processo di trasformazione della morale pubblica e privata:mentre si parlava di sesso con meno censure che in passato, si abbassò l’età media del primo rapporto,il divorzio divenne pratica abbastanza consueta, e cominciò a diffondersi l’idea che l’eros rappresentasse un valore esperienziale che poco o nulla doveva avere a che vedere con doveri di carattere biologico-culturale quali il matrimonio e la riproduzione. A tale profondo rinnovamento contribuirono vari fattori:l’emancipazione della donna; il benessere economico, mai prima d’allora così largamente diffuso; l’avvento definitivo di quella che Guy Debord ribattezzò la società dello spettacolo, cui contribuirono in larga misura il cinema e la musica pop-rock (si pensi al messaggio sessuale più o meno esplicito contenuto nell’immagine di personaggi come Elvis Presley, Mick Jagger, Jim Morrison).

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