Data importante per la letteratura italiana quella del 23 aprile; ricorre infatti l’anniversario della pubblicazione della prima edizione – in quaranta canti, nel 1516 – dell’Orlando Furioso dell’Ariosto, uno dei più grandi capolavori delle nostre lettere, caratterizzato da una straordinaria efficacia affabulatoria nonché da una grande modernità.
Archivio mensile:aprile 2015
LA CORSA VERSO LA MORTE DI JAYNE MANSFIELD
Il filmato che proponiamo oggi è legato ad una canzone datata 1990 e firmato dalla band inglese dei Sigue Sigue Sputinick. Il pezzo è dedicato ad una delle più famose e discusse attrici americane degli anni Cinquanta, Jayne Mansfield, il sex symbol che in qualche modio rivaleggiò con Marylin Monroe e che – come la sua più famosa collega – perse la vita in circostanze non analoghe ma senz’altro drammatiche.
IL 25 APRILE DI ALFONSO GATTO
Il modo in cui quest’anno “Punto cultura” intende celebrare la festa della Liberazione è legato alle figure del poeta Alfonso Gatto e a quella del partigiano Eugenio Curiel, citato dal primo in un componimento intitolato semplicemente “25 aprile”.
GLI STATI UNITI D’AMERICA CONTRO MARY SURRATT
Nelle ultime settimane, noi di “Punto cultura” abbiamo avuto spesso modo di dimostrare il nostro interesse per l’America: attraverso il cinema, abbiamo più volte compiuto piccole incursioni nella storia di questo grande paese che, tra Ottocento e Novecento, ha visto più volte incrociarsi nobili ideali e passioni più torbide ed oscure, tali da sfociare molto facilmente nella violenza.
GEORGES, ATTORE GENTILUOMO
GEORGES, ATTORE GENTILUOMO
Georges Descrières: in molti se lo ricorderanno ancora, nelle vesti di una famosa serie tv della prima metà degli anni Settanta dedicata alla figura di Arsène Lupin, l’indimenticabile “ladro gentiluomo” uscita dalla fantasia dello scrittore francese di inizio Novecento Maurice Leblanc.
LA GUERRA FREDDA, DA BERNARD BARUCH A DIMITRI
“Let us not be deceived: we are today in the midst of a cold war”. Non dovevano lasciarsi ingannare, gli americani, secondo Bernard Baruch: erano già nel bel mezzo della guerra fredda, nel 1947. Per la precisione era il 16 aprile di quell’anno di poco successivo alla fine della seconda guerra mondiale, quando Baruch – importante uomo d’affari e consigliere dei presidenti Wilson e Roosevelt – pronunciò questa frase nell’ambito di un discorso riportato dal giornalista Herbert Bayard Swope sulle colonne del “New York World”.
MONTSERRAT CABALLÉ E UNA LUCREZIA DA RISCOPRIRE
Ancora un’incursione – per “Punto cultura” – nei territori del melodramma italiano dell’Ottocento; e se pochi giorni fa ci eravamo addentrati nella seconda metà del secolo, con la “Gioconda” di Amilcare Ponchielli, oggi torniamo indietro fino all’epoca di Gaetano Donizetti.
MASSIMILIANO D’ASBURGO, MESSICO E SANGUE
Negli anni Settanta del ‘900, tra le serie a fumetti proposte dalla rivista “Il Monello”, ne spiccava una alquanto particolare ed insolita per l’ambientazione storica. Si intitolava “I due dell’Apocalisse”, e ne era protagonista una coppia di pistoleri dai nomi pittoreschi (Calvario e Sonora) che si muovevano nel Messico del tardo Ottocento, percorso da un moto rivoluzionario contro l’imperatore Massimiliano d’Asburgo.
UNA MESSA COME IL PAPA VUOLE
Marcello Cervini degli Spannocchi, nato a Montefano, nell’odierna provincia di Macerata. Se pure aggiungessimo che fu papa con il nome di Marcello II, non faremmo molti passi avanti.
FRANCESCO FURINI, TRA LUNE IMPERFETTE E NINFE FATALI
Nel 2008 Firenze ospitò – nelle sale di Palazzo Pitti – una mostra dedicata a Francesco Furini, interessante figura di pittore che nella città dei Medici e dell’Umanesimo era nato, il 10 aprile del 1603.