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GIOIE E DOLORI A DORTMUND

L’8 novembre del 2014 esce sulla “Gazzetta dello Sport” un articolo firmato da Elmar Bergonzini, nel quale si prende in esame la non facile situazione vissuta in quel periodo da una delle più conosciute e apprezzate squadre tedesche, il Borussia di Dortmund. I gialloneri erano reduci da un quadriennio ricco di soddisfazioni, con due campionati vinti e due secondi posti (sempre dietro il titolatissimo Bayern Monaco, che aveva strappato loro anche la vittoria finale in Champions League nel 2013).

Bayern's Arjen Robben of the Netherlands scores during the Champions League Final soccer match between Borussia Dortmund and Bayern Munich at Wembley Stadium in London, Saturday May 25, 2013.   (AP Photo/Matt Dunham)

Nel periodo cui si riferisce il pezzo giornalistico cui facciamo riferimento, però, la compagine di “mister” Klopp si trovava all’ultimo posto in classifica, reduce da ben cinque sconfitte consecutive. Peraltro, a rendere ancor più confuso lo stato d’animo dei giocatori e dei tifosi contribuiva il rendimento nella massima competizione europea, nella quale il Borussia aveva da poco eguagliato il record stabilito dalla Juventus con quattro vittorie di seguito nelle prime quattro partite. Ma la testa dei calciatori sembrava essere assorbita soprattutto dai problemi in Bundesliga, tanto che lo stesso Klopp aveva raccontato di aver trovato i suoi fin troppo seri e pensierosi negli spogliatoi dopo l’ultimo successo contro il Galatasaray. Psicologicamente difficile da affrontare era stata la partenza eccellente dei rivali bavaresi, da cui non si attendeva una prestazione tanto positiva subito dopo il trionfo tedesco nel Mondiale brasiliano. I commentatori hanno criticato gli errori di mercato commessi dalla società di Dortmund: Lewandowski era stato ceduto al Bayern a parametro zero, e personaggi del calibro di Lothar Matthäus e di Oliver Kahn hanno espresso giudizi poco lusinghieri su Ciro Immobile, considerato inadatto al gioco praticato da Klopp.

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L’ex granata ha accettato serenamente tali dichiarazioni, senza fare polemiche, anche se va detto che i gol da parte sua non erano mancati del tutto. La squadra è parsa condizionata da diversi infortuni, nonché da una cattiva condizione, apparsa evidente nella seconda frazione di varie tra le partite fino a quel momento disputate dalla squadra. Il giorno immediatamente successivo alla pubblicazione dell’articolo i gialloneri avrebbero dovuto ricevere il Borussia Mönchengladbach, e Bergonzini paventava – in chiusura – la sconfitta numero sei, che poi effettivamente arrivò. Concludendo, a giochi ormai fermi – anzi, ora che una nuova stagione è già partita – possiamo affermare che il Borussia ha rimediato almeno parzialmente a quell’avvio così mesto, grazie ad un orgoglioso girone di ritorno che ha consentito ai renani di piazzarsi settimi, afferrando così l’ultimo posto valido per l’Europa League. Che si sia però trattato di un’annata da archiviare in fretta lo confermano da una parte l’addio di Jurgen Klopp dopo sette stagioni (lo ha sostituito Jurgen Tuchel), dall’altra il trasferimento (anche se in prestito) di Immobile al Siviglia, dove speriamo abbia modo di far valere meglio le doti che ne fanno uno dei pochi attaccanti italiani di valore in questo momento a disposizione del C.T. della nazionale, Antonio Conte.

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